venerdì 20 maggio 2011
Lavoro, Kahlun (Pri): Flessibilità giunta a punto di rottura
Roma, 20 MAG (Il Velino) - "Il Presidente della Repubblica coglie nel segno quando afferma la necessità di un diritto del Lavoro equo e inclusivo, perchè ad oggi il diritto del Lavoro in Italia è decisamente iniquo. Un sistema che privilegia eccessivamente i contratti forti, quelli a tempo indeterminato, sfruttando in maniera vergognosa il merito e la volontà dei lavoratori flessibili, necessità di una vera riforma. La flessibilità da troppo tempo si è trasformata in precariato e, a causa del protagonismo e dell’inefficienza dei sindacati, è giunta a un punto di rottura. A costo di scioperare un mese è necessario battersi per una sostanziale riforma del lavoro. Una riforma che non faccia dei lavoratori a tempo indeterminato degli "intoccabili" e di quelli flessibili degli emeriti "fessi". Se la politica e i sindacati non trovano una soluzione a questo problema rischiano una netta rottura tra rappresentanti e rappresentati". Lo dichiara Vito Kahlun, Responsabile delle Politiche Giovanili del Partito Repubblicano Italiano. - www.ilvelino.it - (com/glv) 201649 MAG 11
domenica 19 dicembre 2010
SCONTRI ROMA: KAHLUN (PRI), I MANIFESTANTI PROTESTINO NUDI

| SCONTRI ROMA: KAHLUN (PRI), I MANIFESTANTI PROTESTINO NUDI | |||
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martedì 1 giugno 2010
Israele, quando esiste un pregiudizio l'unico fatto che conta è quello strumentalizzabile.
Ieri mattina mi sveglio e sento questa tragica notizia. Inizialmente si parla di 19 morti, poi un po' di meno e poi alla fine questa sera diventano improvvisamente 9(per alcuni) e 6 per altri. Certamente un numero troppo alto. Un numero che allo stesso tempo dimostra l'inattendibilità delle fonti. Fatto sta che la notizia dei 10 soldati israeliani feriti, due dei quali in condizioni GRAVISSIME non interessa a nessuno.
La notizia che tutti vogliono bramosamente dare è che Israele attacca indiscriminatamente una flotta di pacifisti.
Tornando ai fatti. Nel corso della giornata risuscita uno scrittore scandinavo dichiarato morto. Un attivista italiano sulla nave, smentendo le preoccupazioni mostrate dal Forum Palestina sulla democrazia israeliana, chiede di esser processato in Israele. Un video inizia a far chiarezza su quanto realmente accaduto. I pacifisti iniziano a trasformarsi in pacifinti.
Questo però non cambia lo stato delle cose. Le agenzie di stampa pubblicano condanne di tutti i tipi in cui antisionismo ed antisemitismo sono troppo spesso presenti(tra i pochi garantisti l'On.Gianni Vernetti). Le posizioni prese suonano come parole durissime che provocano insulti nelle vicinanze del quartiere ebraico di Roma. Tutto questo però viene considerato normale dalla stampa come se gli ebrei in quanto tali siano responsabili di quanto accaduto. Come se l'ebreo in quanto tale dovesse espiare qualcosa. Ma normale non è, anzi tutto ciò è sintomatico di un antisemitismo che in modo inefficace prova a mascherarsi da antisionismo. Un mix quello tra antisemitismo e antisionismo che nel 1982 ha portato alla tragica morte del piccolo Stefano Gay Taché.
I fatti di questa triste giornata verranno accertati e chi ha sbagliato pagherà(in Israele i soldati, se sbagliano pagano). Ciò che però preoccupa è che domani si continuerà con dichiarazioni fondate sul pregiudizio e posizioni politiche non fondate su fatti concreti.
Poco importa se Hamas defenestra esponenti dell'ANP, se la Flottilia voleva arrivare a Gaza come ente non soggetto a qualsiasi forma di diritto(nazionale o internazionale) o se Hamas da 4 anni non permette nemmeno alla Croce Rossa Internazionale di visitare Gilad Shalit.
In fondo si sa che quando esiste un pregiudizio l'unico fatto che conta è quello strumentalizzabile.
Vito Kahlun
La notizia che tutti vogliono bramosamente dare è che Israele attacca indiscriminatamente una flotta di pacifisti.
Tornando ai fatti. Nel corso della giornata risuscita uno scrittore scandinavo dichiarato morto. Un attivista italiano sulla nave, smentendo le preoccupazioni mostrate dal Forum Palestina sulla democrazia israeliana, chiede di esser processato in Israele. Un video inizia a far chiarezza su quanto realmente accaduto. I pacifisti iniziano a trasformarsi in pacifinti.
Questo però non cambia lo stato delle cose. Le agenzie di stampa pubblicano condanne di tutti i tipi in cui antisionismo ed antisemitismo sono troppo spesso presenti(tra i pochi garantisti l'On.Gianni Vernetti). Le posizioni prese suonano come parole durissime che provocano insulti nelle vicinanze del quartiere ebraico di Roma. Tutto questo però viene considerato normale dalla stampa come se gli ebrei in quanto tali siano responsabili di quanto accaduto. Come se l'ebreo in quanto tale dovesse espiare qualcosa. Ma normale non è, anzi tutto ciò è sintomatico di un antisemitismo che in modo inefficace prova a mascherarsi da antisionismo. Un mix quello tra antisemitismo e antisionismo che nel 1982 ha portato alla tragica morte del piccolo Stefano Gay Taché.
I fatti di questa triste giornata verranno accertati e chi ha sbagliato pagherà(in Israele i soldati, se sbagliano pagano). Ciò che però preoccupa è che domani si continuerà con dichiarazioni fondate sul pregiudizio e posizioni politiche non fondate su fatti concreti.
Poco importa se Hamas defenestra esponenti dell'ANP, se la Flottilia voleva arrivare a Gaza come ente non soggetto a qualsiasi forma di diritto(nazionale o internazionale) o se Hamas da 4 anni non permette nemmeno alla Croce Rossa Internazionale di visitare Gilad Shalit.
In fondo si sa che quando esiste un pregiudizio l'unico fatto che conta è quello strumentalizzabile.
Vito Kahlun
venerdì 21 maggio 2010
RAZZISMO, KAHLUN(PRI): OGGI SIAMO TUTTI RICCARDO PACIFICI
RAZZISMO, KAHLUN(PRI): OGGI SIAMO TUTTI RICCARDO PACIFICI
"Ci congratuliamo con i ROS per l'eccellente lavoro eseguito in questi ultimi mesi. La cattura di esponenti di spicco della cellula neofascista di Militia è un successo gratificante non solo per la comunità ebraica di Roma ed il suo Presidente, vittima insieme al sindaco Alemanno di vergognosi attacchi, ma per tutti i cittadini di destra e di sinistra che si riconoscono nei valori democratici ed antifascisti". A dichiararlo è Vito Kahlun responsabile delle politiche giovanili del PRI. "Oltre a portare la solidarietà di tutto il mio partito al Presidente della Cer ci tengo a dire che il successo di oggi non è solo un successo per la Cer ma per tutti noi. In un certo senso oggi è giusto festeggiare come se fossimo tutti Riccardo Pacifici".
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giovedì 6 maggio 2010
SICUREZZA STRADALE: KAHLUN (PRI), BENE GOVERNO MA TEST ANTIDROGA FACOLTATIVO

| SICUREZZA STRADALE: KAHLUN (PRI), BENE GOVERNO MA TEST ANTIDROGA FACOLTATIVO = | |||
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mercoledì 3 marzo 2010
REGIONALI: KAHLUN (PRI), PDL, MENO CASTING PIU' MERITOCRAZIA
Roma, 3 mar. - (Adnkronos) - "I fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato la totale inadeguatezza di alcune delle classi dirigenti regionali del Pdl. Berlusconi e Fini farebbero bene a riconsiderare nell'ambito del proprio partito gli incarichi affidati ai politici dell'ultima ora. Per evitare fenomeni come quelli della Lombardia e del Lazio e' giusto investire in nuove energie. In tal senso ci sembra ammirevole la decisione di creare l'Universita' liberal a Villa Gernetto'. Lo dichiara Vito Kahlun, responsabile politiche giovanili del Pri.
'La scelta dei candidati -prosegue- non puo' piu' passare solo attraverso casting e prove video sarebbe giusto che si incentivasse maggiormente la meritocrazia. E' giunto il momento di decidere se continuare sulla strada di quello che troppo spesso sembra un 'partito de l'apparire' o impegnarsi per costruire 'partito dell'essere''.
"Questa critica non viene solo dal nostro universo giovanile ma anche da quel popolo invisibile del centrodestra che pur agendo quotidianamente a sostegno della sua classe politica si vede sorpassare avanti da igieniste dentali, fidanzate di, eccetera. Siamo sicuri -conclude Kahlun- che il presidente Berlusconi e i vertici del Pdl sapranno reagire a questa crisi interna nel migliore dei modi facendo del Pdl non piu' un partito grande ma un grande partito".
'La scelta dei candidati -prosegue- non puo' piu' passare solo attraverso casting e prove video sarebbe giusto che si incentivasse maggiormente la meritocrazia. E' giunto il momento di decidere se continuare sulla strada di quello che troppo spesso sembra un 'partito de l'apparire' o impegnarsi per costruire 'partito dell'essere''.
"Questa critica non viene solo dal nostro universo giovanile ma anche da quel popolo invisibile del centrodestra che pur agendo quotidianamente a sostegno della sua classe politica si vede sorpassare avanti da igieniste dentali, fidanzate di, eccetera. Siamo sicuri -conclude Kahlun- che il presidente Berlusconi e i vertici del Pdl sapranno reagire a questa crisi interna nel migliore dei modi facendo del Pdl non piu' un partito grande ma un grande partito".
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lunedì 22 febbraio 2010
REGIONALI: LAZIO, KAHLUN "POPOLO FACEBOOK DECIDERÀ MIA CANDIDATURA"
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